Il glögg è una di quelle bevande strettamente associate al Natale, e per molti è una tradizione festiva molto amata. Tuttavia, è anche una bevanda che divide: o la ami, oppure preferisci bere qualcos'altro.
Indipendentemente dai gusti personali, il glögg è indubbiamente una parte fondamentale della cultura natalizia svedese. Ecco alcuni fatti interessanti sul glögg che forse non conoscevi:
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La parola "glögg" deriva dall'antico termine svedese glödg, che a sua volta proviene dal verbo glödga, che significa "riscaldare". La tradizione di gustare bevande calde e speziate ha radici profonde nella storia svedese.
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Il vino speziato e riscaldato non è esclusivo della Svezia; risale all'antica Grecia e Roma, dove si beveva vino speziato caldo per motivi di salute o per migliorare il sapore dei vini di qualità inferiore. Era una bevanda che combinava benefici medicinali e piacere.
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Sapevi che esistono tradizioni simili in altre parti del mondo? In Brasile, ad esempio, si beve una bevanda calda e speziata chiamata quentão, spesso preparata con zenzero e a volte con cachaça. In Cile, una bevanda simile chiamata navegado viene preparata riscaldando vino rosso con fette d'arancia e spezie, offrendo una variante sudamericana del caro glögg svedese.
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La popolarità del glögg in Svezia è davvero esplosa nel XIX secolo, quando ha iniziato a essere venduto in bottiglia. Prima di allora, la bevanda veniva preparata in casa. Durante l'era vittoriana in Europa, il glögg è diventato più strettamente associato alle celebrazioni festive e natalizie.
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Oggi, le versioni moderne di glögg di solito hanno una base di vino rosso, ma esistono anche versioni analcoliche e gusti innovativi come il glögg bianco, quello alla liquirizia e persino quello al cioccolato. Questo dimostra come il glögg continui a essere una tradizione viva e in evoluzione, con qualcosa da offrire a tutti i gusti.
La prossima volta che sorseggi del glögg, ricorda la sua ricca storia e come questa bevanda festiva abbia unito le persone di diverse culture nel corso dei secoli.